Il Bitcoin è una criptovaluta, cripto indica “nascosto”. Quindi trattasi di valuta paritaria, decentralizzata digitale la cui implementazione si basa sui principi della crittografia per convalidare le transazioni e la generazione di moneta in sé. Il Bitcoin non è una vera e propria moneta: non esiste (almeno per il momento) un oggetto di metallo, di plastica o di carta su cui siano impressi o stampati un simbolo (come nel caso di $ per i dollari oppure di € per gli euro) oppure un numero (1, 5, 10…). Per questo motivo tutte immagini raffiguranti “Bitcoin sotto forma di moneta o banconote” proposte dai vari giornali e tv sono simboliche. Il Bitcoin è una delle più diffuse criptovalute. È un “valore” concordato tra le parti sulla base della “legge della domanda e dell’offerta”. Come ogni valuta digitale, consente di effettuare pagamenti online. È denaro, con il quale qualsiasi utente può usare per fare acquisti. I Bitcoin sono interno di un wallet e possono essere spesi solo da chi ne possiede la relativa chiave privata: se questa viene smarrita, i Bitcoin associati non potranno più essere spesi e il relativo importo diverrà indisponibile. Il suo valore dipende esclusivamente dalle aspettative di chi li scambia. Il loro valore è cioè determinato esclusivamente dalla legge della domanda e dell’offerta, un po’ come per il prezzo dell’oro, dei diamanti e di tutte le altre materie prime. Per esempio chi li avevaa acquistati nel 2009, quando costavano alcuni centesimi, oggi si ritrova con un buon capitale. I pareri sul futuro dei Bitcoin sono però discordanti anche tra i guru della finanza. Jamie Dimon, amministratore delegato di JP Morgan e uno dei più influenti banchieri di Wall Street, poco tempo fa ha dichiarato pubblicamente che “le criptovalute sono una truffa o, al massimo, un sistema illegale per scambiare moneta nell’ambito di attività criminali”. L’affermazione di Dimon è stata però smentita pochi giorni fa da un altro dirigente della stessa banca d’affari, che ha dichiarato a Reuters il crescente interesse dell’istituto per questa valuta. Nouriel Roubini, professore di economia e business internazionale alla Leonard N. Stern School of Business, diventato celebre per aver previsto la crisi finanziaria del 2008, in un’intervista rilasciata pochi giorni fa ha sottolineato come il bitcoin sia solo un’altra gigantesca bolla, destinata a scoppiare e lasciare sul terreno diversi nuovi poveri.
Autore Roberto Magni Comi Daniela By Foto ReD Photographic Agency
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Fonte testo: Roberto Magni Comi Daniela By Foto ReD Photographic Agency
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