Cosa c’entra l’Educazione Finanziaria con il gioco d’azzardo?
In questo articolo parlo del gioco d’azzardo e come questo viene spiegato dalla Finanza Comportamentale.
La Finanza Comportamentale è un aspetto della finanza che, come la parola stessa dice, si occupa dei comportamenti che le persone adottano quando sono poste davanti a scelte di natura economico-finanziaria. Per esempio, Come, Cosa e Chi scelgono quando devono investire i propri risparmi. Oppure quali sono le scelte che riguardano la gestione e distribuzione delle risorse economico-finanziarie della famiglia, ecc.
Spesso queste scelte sono determinate dalle conoscenze che le persone acquisiscono durante il percorso della propria vita. Tante volte sono guidate dalle informazioni che apprendono dai notiziari e dai giornali sull’andamento dei mercati nazionali e mondiali. Un altro modo che determina le loro scelte viene dalle “chiacchiere” con amici, parenti e conoscenti. Si può quindi presumere che queste scelte siano guidate in più delle volte dall’emotività.
Ma quanto sono autorevoli queste fonti? E quanto, appunto sono razionali?
Per questo motivo, la Finanza Comportamentale si pone alla base dell’Educazione Finanziaria.
Argomenti tratti della serata “Più armonia ai tuoi risparmi”. Serata organizzata con il Patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Castel S. Pietro Terme.
Quali sono le scelte comportamentali in materia finanziaria? Ovvero, quanto influisce il nostro comportamento sui risultati degli investimenti?
Per rispondere a queste domande, a un certo punto della presentazione dimostro e spiego come le persone tendono a comportarsi davanti ai rischi quando si tratta dei loro soldi.
Il padre della finanza comportamentale Daniel Kahneman, è entrato in contrasto con quella che era la teoria della finanza moderna. Quella teoria diceva che l’essere umano è avverso al rischio. Per Kahneman invece è proprio il contrario. La gente non è avversa al rischio ma alle perdite.
Come si spiega questo? Se stanno per perdere (che si tratti di giocare al Casinò o che si tratti di essere stati licenziati)le persone sono predisposte a rischiare di più. Quando invece si tratta di guadagnare accettano un guadagno sicuro, anzi che la probabilità di guadagnare di più correndo qualche rischio. Le persone non voglio rischiare se hanno un guadagno (anche minimo) certo. Ma in un situazione di perdita, pur di evitare una piccola perdita sono disposto ad alzare la “posta in gioco”, (tipo giocarsi la casa come avviene nel gioco d’azzardo).
Quando guadagnano poco accettano quel poco guadagno per poi perdersi l’opportunità più grande di guadagnare di più.Il gioco dei pacchi si basa su questa analisi comportamentale di Kahneman.
Il gioco d’azzardo è spiegato chiaramente dalla Finanza Comportamentale.
Una persona che perde il lavoro o si ritrova in difficoltà economica pensa che dandosi al gioco d’azzardo possa uscire da quella situazione.
Nei momenti di crisi si verifica un’esplosione del numero di giocate alle varie lotterie. Nel 2016 ci sono state giocate per 96 miliardi di euro. Questo significa che ogni abitante della penisola, inclusi i neonati hanno giocato in media 1600 euro a testa.
Immaginiamo una famiglia di 4 persone che cosa potrebbero fare di diverso con 6400 euro in un anno!
In questo senso quasi tutti noi siamo potenziali giocatori d’azzardo.
Le persone sono propense al rischio ma avverse alle perdite. Le persone accettano un minimo di probabilità di NoN perdere piuttosto che rischiare di perdere (o di vincere) di più. Ma così facendo rischiano anche di perdere molto di più.
Autore Ferdinando Lettieri -Consulente ed Educatore finanziario [www.ferdinandolettieri.com]
Fonte immagini: Roberto Magni Comi Daniela By Foto ReD Photographic Agency
Fonte testo: Ferdinando Lettieri
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